Da dove derivino esattamente le polpette non abbiamo nessuna certezza. Sono sempre state un piatto semplice da fare e noto a tutti. Sarà perché racchiudono un insieme di sapori e odori diversi, sarà perché possono essere fatte con solo verdure o carne. Ognuno può farle a proprio piacimento. Non c’è una ricetta univoca. Sono un piatto di mondo!
Secondo ricerche si pensa che le prime polpette provenissero dalla cucina medio-orientale ed in seguito, si diffusero in Europa, specie quando gli arabi conquistarono la Spagna. Da lì non ci fu altro che un passa parola e una crescita continua di questo stimato piatto, fino ad arrivare in Italia in cui le polpette furono introdotte nei ricettari circa nel XV secolo dal cuoco Maestro Martino di Aquileia in Friuli – Venezia Giulia. Il quale le descrisse come spiedini.
Attraverso l’utilizzo di diversi tipi di carne, Maestro Martino, distinse le carni magre e grasse, unite assieme con l’aggiunta di verdure e prezzemolo, poi arrotolate insieme e inserite in uno spiedo. Infatti, l’idea che abbiamo è di una sorta di “involtino allo spiedo”.
Ma concentriamoci sulle polpette bolognesi. Accompagnate con salsa di pomodoro e piselli, sono uno degli emblemi più noti a bologna. Le polpette in umido con i piselli, quel piatto che solo le vere nonne bolognesi sono in grado di fare al meglio, costituiscono una ricetta squisita, saziante e gustosa allo stesso tempo.
Fatte con carne di macinato (introdotto in seguito) l’aggiunta di mortadella in pezzetti dà il tocco bolognese dato che è il salume per eccellenza, in più, parmigiano, prezzemolo, carote, sedano, cipolla e uno spicchietto di aglio.
Compattati gli ingredienti tutti assieme facendo movimenti circolari si ottiene una pallina di piccole/medie dimensioni. Le uova aiuteranno ad amalgamare il tutto e fare in modo che il pan grattato ricopra la superficie.
Ma il bello arriva dopo!
Queste deliziose e succose polpette dovranno essere cotte in pentola assieme al sugo di pomodoro ed ai piselli, fino ad arrivare ad ottenere la salsa densa. Mi raccomando, non fatevi ingannare, il sugo deve essere bello morbido e non secco, per intenderci , deve essere possibile fare la famosa “scarpetta” per permettere ciò devono essere bollite per una quarantina di minuti a fuoco basso e… voilà! Il piatto è servito. La sentite la bolognesità?