La Madonna grassa: una piccola statua nel portico

La Madonna grassa: una piccola statua nel portico

Se vi dicessi “il portico più lungo del mondo” a quale portico pensereste? Bhe.. un vero bolognese non può che non vantarsi di ospitarlo nella propria città!

Il portico che conduce al santuario della beata vergine di San Luca partendo da Via Saragozza ospita tante curiosità lungo il suo percorso. La “Madonna Grassa” è una di quelle.

Si tratta di una statua accanto al civico 179 collocata in una nicchia della centosettantesima arcata del portico che porta al santuario. Costruita dall’architetto e scultore Andrea Ferreri fu terminata probabilmente nel 1707.

Le caratteristiche della statua

L’opera è composta dalla Madonna grassa col bambino sorretto delicatamente sul braccio sinistro, proteso con la mano destra alzata in un gesto benedicente, richiama l’icona della beata vergine di San Luca.

La disposizione del corpo del bambino, con le braccia aperte, allude alla posizione della crocifissione, suggerita anche dalla piccola croce stretta nella mano sinistra.

La madre è quasi come se fosse rappresentata come un “trono” del figlio, offerto e presentato al mondo come strumento di salvezza, con il gesto della mano destra aperta.

Il complesso è maestoso e composto, le forme imponenti della statua assieme al suo ricco panneggio si sono avvalse del titolo di “madonna grassa” perchè appunto sembra sia molto grossa, al punto da valerle l’irriverente ma affettuoso (come spesso viene a Bologna) soprannome. Ferreri ha voluto di proposito renderla visibile e imponente per la sua figura di protettrice della città.

Nel basamento è inserita inoltre una frase dell’inno “Maria Mater gratiae”. La frase recita: “Tu nos ab hoste protege” (proteggici dal nemico); un’invocazione tradizionalmente legata alla figura della Vergine come patrona e protettrice della città e dei suoi abitanti.  

Il restauro della Madonna Grassa

Essendo un monumento molto amato dai cittadini, nel 2016 l’Ordine degli Architetti di Bologna, in collaborazione con il Comitato per il Restauro del Portico di San Luca, ha realizzato il restauro della statua della Madonna Grassa per testimoniare il “prendersi cura” della città come parte attiva e responsabile del suo mantenimento: un piccolo ma significativo contributo che gli Architetti hanno voluto donare a Bologna.