Il parco di San Michele in Bosco

Il parco di San Michele in Bosco

Il parco di San Michele in bosco si estende per circa sette ettari sul colle omonimo. È stato realizzato alla fine dell’Ottocento con la costruzione dell’ospedale dove prima era situato il monastero Olivetano. Oggi appartiene infatti all’Istituto Ortopedico Rizzoli.

La storia

La storia del colle è intrecciata a quella di Bologna, la cui veduta si può ammirare dal piazzale della chiesa situato a 132 metri di altezza. Il belvedere attira la visita di moltissimi turisti da tutto il mondo.
Il colle per la sua posizione appartata ha ospitato per lungo tempo una comunità religiosa agostiniana e oggigiorno rappresenta ancora un luogo di eremitaggio.
Nel 1364 il monastero è in mano agli Olivetani che rimasero sul colle fino al 1996, anno in cui il monastero è passato ai Camilliani, un ordine dedito al servizio dei malati.
In questi anni purtroppo il monastero è vittima di numerosi saccheggi e danneggiamenti.

Nel 500 il complesso viene grazie al lavoro di numerosi artisti come Ludovico Carracci, Guido Reni e Giorgio Vasari.
Alla fine del Settecento con l’arrivo di Napoleone e la soppressione degli ordini religiosi il monastero viene utilizzato come caserma e come carcere.
Passata questa lunga stagione, a partire dal 1841 la residenza passa in mano a un cardinale legato e grazie alla dedizione della famiglia Costa il giardino torna a risplendere.

Nel 1860 la Villa Legatizia diventa Villa Reale, ospitando per un breve periodo anche re Vittorio Emanuele II.
Nel 1880 il chirurgo Francesco Rizzoli acquista il complesso per fondare un istituto ortopedico, inaugurato nel 1896: il parco è così riservato ai malati e ai loro parenti in visita.
Negli anni il parco ha subito numerosi interventi da parte del Corpo Forestale dello Stato per piantare numerosi specie di alberi e piante in più e ripristinare le zone che avevano ospitato macchia arboree non adatte. Nel 2007 pertanto ha inizio il restauro completato nel 2010.

Il parco di San Michele in bosco oggi

Attualmente il parco di San Michele in bosco ricalca la fisionomia della sua origine Ottocentesca e presenta una numerosissima presenza arborea e radure private.
Dal Viale Scaglietti si risale dolcemente la pendice del colle sino al piazzale della chiesa.
Il viale è ombreggiato dalla presenza degli alberi che fanno parte di questa struttura fin dalla costruzione.

Avvicinandoci alla pendice della chiesa percorriamo il sentiero di selenite formato da gradini e cordoli in gesso che si addentrano nel bosco. Il bosco ospita maestose roverelle, numerose piante e alberi collinari e ha un particolare valore ambientale perché presenta anche piante esotiche.
Nella parte settentrionale il parco muta aspetto: si estendono distese di prati e conifere risalenti all’epoca dell’ospedale.
Dalla metà del 900 ci furono dei rimboschimenti vicino al piazzale della chiesa.
Le sezioni del parco sono collegate da sentieri in terra battuta.

Lungo la salita di San Benedetto ritroviamo un edificio di servizio dell’ospedale, noto per tutto il 900 come “Casa dell’ortolano” perché situato nell’area dove un tempo si estendeva l’orto dei monaci.
Sono ancora visibili i tre chiostri dell’antico monastero (epoca rinascimentale) dall’aspetto geometrico semplice e con un pozzo cisterna al centro insieme a numerose aiuole.
A ovest del colle si estende un giardino con un enorme prato dove si erge il busto di Francesco Rizzoli. Nel giardino sono presenti numerose altre statue d’epoca su pilastri e una vasca d’acqua.

Non lasciatevi sfuggire l’occasione di fare una passeggiata sul colle, entrare in contatto con la natura e visitare il monastero. È un pezzo importante della storia locale bolognese!