Agli inizi del XX secolo il centro di Bologna venne coinvolto da un processo di rinnovamento infrastrutturale che ne trasformò il volto e permise la costruzione di nuovi edifici. All’interno di questa rinnovata atmosfera, nel Febbraio del 1915 venne inaugurato il Cinema Modernissimo.
Tra il 1913 e il 1915, all’angolo tra piazza re Enzo e via Rizzoli, venne completata la costruzione di Palazzo Ronzani, progettato dall’architetto Gualtiero Pontoni. Questo imponente lavoro fu commissionato da Alessandro Ronzani, noto industriale della birra di Casalecchio. Il progetto venne approvato nel 1912 e per realizzarlo fu necessaria la demolizione dello storico Palazzo Lambertini, degli edifici medievali e dei resti di alcune torri. Palazzo Ronzani fu da subito adibito a polo commerciale dedicato a caffè, alberghi, appartamenti, negozi e il caratteristico cinema-teatro Modernissimo.
Tra il 1950 e il 1960 venne coinvolto da un’iniziativa di rinnovamento che ha portato alla totale riconversione del teatro in cinema. Fu così che a metà del secolo ci si trovava davanti a due cinema: il Royal e l’Arcobaleno, quest’ultimo rimasto aperto al pubblico fino al 2007.
Palazzo Ronzani ha rappresentato una novità poiché fu uno dei primi edifici costruiti in cemento armato. Il complesso, realizzato prevalentemente in stile liberty, venne aspramente criticato da alcuni architetti dell’epoca come Edoardo Collamarini che lo definì: “un croccante fortemente indigesto”.
La struttura del Cinema Modernissimo presenta una sala molto alta e spaziosa, pensata e realizzata su due piani: al piano inferiore sono presenti le scale che danno l’accesso al piano superiore, area del cinema in cui si trovano dei posti completamente isolati dagli altri. L’intera sala era in grado di ospitare un numero massimo di 550 persone.
Il Cinema Modernissimo rappresenta un lascito importante che arricchisce il patrimonio storico e culturale della città di Bologna; la sua realizzazione rappresenterà per sempre uno dei primi tentativi di proiezione verso la modernità.