I 10 personaggi famosi laureati all’Università di Bologna

I 10 personaggi famosi laureati all’Università di Bologna

L’Università di Bologna vede circolare per le sue aule milioni di studenti provenienti dalle regioni più disparate sia italiane che non. È sempre stata una sua fondamentale caratteristica quella di essere un Ateneo profondamente policulturale, dove persone con background diversi si potessero incontrare e conoscersi. Fin dalla sua fondazione nel lontano 1088, si sono incrociati e si sono stretti le mani tantissimi personaggi, alcuni dei quali poi divenuti molto più che celebri. Insomma, l’Università di Bologna è sempre stata una fucina di menti, menti brillanti delle quali ancora oggi si parla, ma soprattutto si studia! Ma vediamo ora alcuni dei personaggi famosi laureati all’Università di Bologna.

1. Giorgio Armani

Il celebre stilista, famoso in tutti il mondo, Giorgio Armani è cresciuto con i suoi due fratelli nel nord Italia, più precisamente a Piacenza. Da adolescente, aspirava a studiare medicina, perciò si iscrisse all’Università Alma Mater di Bologna.

Ma, nel 1953, dopo due anni di studi, Armani decise di sospendere i suoi studi per servire l’esercito italiano all’ospedale militare. Questa esperienza gli fece realizzare che la medicina non era una strada fatta per lui. Da quel momento in poi la sua strada è più che nota, dallo chic negozio “La Rinascente” alle passerelle di alta moda è davvero un attimo.

Che dire, per fortuna che l’Università di Bologna gli ha fatto cambiare idea!

2. Torquato Tasso

A Bologna hanno studiato anche celebri personaggi del passato, ma che ancora oggi studiamo sui banchi di scuola.

Torquato Tasso, scrittore e poeta sorrentino che con la sua “Gerusalemme liberata” ci narra del periodo delle Crociate, dopo due anni trascorsi a Padova per frequentare legge e poi filosofia, grazie a una borsa di studio procuratagli dal padre, poté continuare gli studi a Bologna.

Durante il secondo anno di permanenza nella città felsinea, però, nel gennaio del 1564, fu accusato di essere l’autore di un testo che attaccava con una satira sferzante alcuni studenti e professori dell’Alma Mater.

Per questo venne espulso e privato della borsa di studio e costretto a tornare a Padova, nella quale poté beneficiare dell’ospitalità di Scipione Gonzaga che gli fornì il necessario per continuare e terminare il suo percorso di formazione.

3. Pierluigi Collina

Pierluigi Collina, arbitro del calcio italiano e non, dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico, si è iscritto alla facoltà di Economia e Commercio della nostra amata Università di Bologna. Si laureò nel 1984 addirittura con 110 e lode per poi trasferirsi a Viareggio per sfruttare il titolo di studi conseguito come consulente finanziario.

4. Francesco Petrarca

Nei suoi anni di formazione Francesco Petrarca studiò a Carpentras, nei pressi di Avignone in Francia, ma poco dopo la scomparsa della madre, il padre del poeta decise di cambiare sede per gli studi dei figli, inviandoli, nel 1320, allo Studium di Bologna.

Costretto a studiare giurisprudenza, che lo rendeva sempre più insofferente, nella felsinea, iniziò a legarsi a circoli letterari, diventando studente e amico di prestigiose figure dell’ambito, coltivando così parallelamente i primi studi letterari.

Per Petrarca, gli anni bolognesi non furono tranquilli, infatti nel 1321 scoppiarono violenti tumulti a seguito della decapitazione di uno studente, fatto che spinse Francesco, insieme a dei suoi compagni a tornare momentaneamente ad Avignone. Ritornarono a Bologna per riprendere gli studi dal 1322 al 1325, ma quando nel 1326, il padre Petracco morì, Petrarca poté finalmente lasciare gli studi di diritto a Bologna, tanto odiati, per dedicarsi finalmente agli studi classici.

6. Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini, nasce proprio a Bologna nel 1922, in Via Borgonuovo 4, dove oggi c’è una targa di marmo che lo ricorda.

Pasolini ebbe fin da giovane una predisposizione per la poesia e la letteratura, così completato il ginnasio a Reggio Emilia, frequentò il famoso liceo classico Galvani di Bologna.

Qui fece conoscenza con altri figure che poi diventeranno di spicco sulla scena letteraria, come Ermes Parini, Franco Farolfi e Elio Melli, con i quali costituì un gruppo di discussione letteraria.

La sua carriera scolastica, intanto, procedeva con eccellenti risultati, tanto che nel 1939 venne promosso alla terza liceo con una media tanto alta da fargli saltare un anno per presentarsi alla maturità con largo anticipo.

A soli diciassette anni si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna e scoprì delle nuove passioni culturali, come la filologia romanza e soprattutto l’estetica delle arti figurative insegnata al tempo dall’ affermato critico d’arte Roberto Longhi.

Mentre proseguiva brillantemente i suoi studi, frequentava anche il Cineclub di Bologna e si dedicava anche allo sport, tanto che fu promosso capitano della squadra di calcio della Facoltà di lettere.

Insomma un vero e proprio membro attivo dell’Ateneo che addirittura partecipava ai campeggi estivi organizzati dall’Università.

5. Niccolò Copernico

Niccolò Copernico ha rivoluzionato il mondo con i suoi studi astronomia e matematica che lo hanno portato a formulare e a dimostrare rigorosamente la sua teoria eliocentrica, che poneva il sole al centro del sistema solare, confutando la fino ad allora accreditata teoria geocentrica che poneva la Terra al centro delle orbite dei pianeti.

Dalla Polonia venne in Italia, dove studiò diritto presso l’Università di Bologna ed ebbe come maestro anche il noto umanista Urceo Codro.

A Bologna incontrò Domenico Maria Novara, già celebre astronomo, che ne fece il suo allievo e uno dei suoi più stretti collaboratori.

Con il suo maestro, si spostò a Ferrara, nella quale Copernico fece le prime osservazioni astronomiche e molto probabilmente anche i primi esperimenti.

7. Laura Bassi

Laura Bassi è stata un importante fisica, accademica italiana e soprattutto seconda donna laureata d’Italia. Date le sue eccezionali doti intellettuali, la famiglia riuscì a permetterle un’educazione privata, affidandola al docente Gaetano Tacconi. Fu proprio quest’ultimo che chiese alla famiglia di poterla istruire in logica, metafisica, fisica e psicologia, cioè le materie di studio nei collegi e nelle università, che ella in quanto donna non poteva frequentare.

Il 12 maggio 1732, su decisione del Senato accademico, l’Università di Bologna le conferì la laurea in filosofia e le assegnò per la stessa materia una libera docenza. Nello stesso anno fu aggregata al collegio dei dottori di filosofia.

Causa sexus poté insegnare solo in speciali occasioni su permesso dei superiori e il 17 dicembre del 1732 tenne una solenne prima lezione nell’ anfiteatro di anatomia dell’Archiginnasio di Bologna.

Nel 1749 avviò con grande successo corsi di fisica sperimentale. Le lezioni si tennero nella sua casa, nel laboratorio allestito insieme al marito.

Poiché a Bologna era l’unico corso sulla disciplina ed era frequentato soprattutto da studenti dell’università, il Senato accademico ne riconobbe l’utilità pubblica e assegnò a Laura Bassi uno stipendio di 1000 lire, uno dei più alti dell’università felsinea.

8. Gianluca Vacchi

Gianluca Vacchi è uno dei personaggi italiani più chiacchierati degli ultimi tempi per la sua vita da nababbo e i suoi 11 milioni di follower su Instagram.

Il suo personaggio, spesso non ispira una grande cultura, ma forse tutti non sanno che il milionario bolognese è laureato e proprio all’Alma Mater.

Il titolo che ha conseguito è in Economia e Commercio, che gli ha permesso di “spiccare il volo” come imprenditore all’età di ventinove anni, dopo aver lavorato nell’azienda farmaceutica della famiglia.  

9. Giovanni Pascoli

Nel Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater di Bologna, vi è un’aula dedicata a Giovanni Pascoli.

Egli studiò all’Università felsinea grazie a una borsa di studio di 600 lire, dove ebbe tra i docenti lo stesso Giosuè Carducci e il latinista Giovanni Battista Gandino.

La fase più importante della formazione letteraria di Pascoli va fatta risalire sicuramente ai nove anni trascorsi a Bologna come studente alla Facoltà di Lettere (1873-1882). Allievo di Carducci, che si accorse subito delle grandi capacità del giovane, Pascoli visse gli anni più movimentati della sua vita. Seguì i corsi che più lo appassionavano: i classici, la filologia, la letteratura italiana. Nel 1875, però, perse la borsa di studio e con essa l’unico mezzo di sostentamento su cui poteva contare.

Divenuto adulto e riscontrato un grande successo letterario, nonostante continuasse un intenso lavoro di pubblicazioni poetiche e saggistiche, accettò di succedere allo stesso Carducci alla cattedra dell’Università bolognese.

La malattia, però, lo porta alla morte il 6 aprile 1912, un Sabato Santo vigilia di Pasqua, nella sua casa di Bologna, in via dell’Osservanza n. 2.

10. Dante Alighieri

Non si è certi della permanenza di Dante nella città di Bologna. Alcuni critici ritengono, però, addirittura che il grande poeta italiano abbia studiato all’Università felsinea, nonostante non vi siano prove in proposito.

Molto più probabile è che abbia soggiornato a Bologna tra l’estate del 1286 e del 1287.  

Altra testimonianza del possibile passaggio di Dante Alighieri presso Bologna è un sonetto giovanile nel quale cita la torre della Garisenda, oltre al rimando alla torre nel XXXI Canto dell’Inferno nella sua immortale opera “La Divina Commedia”.

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