Commissionato da Papa Pio IV all’architetto Morandi detto il Terribilia (così chiamato per i mostruosi mascheroni posizionati sui timpani delle finestre), il Palazzo dell’ Archiginnasio risale al XVI secolo. Consiste in un edificio a due piani con sottostante il portico del Pavaglione, denominato in questo modo dal francese “papillon”, ovvero farfalla e “padiglione”, poiché lì davanti si teneva il mercato dei bozzoli dei bachi da seta.
Obiettivo del progetto era la realizzazione di un luogo nel quale svolgere gli insegnamenti universitari relativi alle varie discipline, fino ad allora dispersi tra sedi e luoghi diversi. Ma si trattò davvero solo di riorganizzare l’istituzione universitaria o fu piuttosto un piano occulto per impedire la costruzione della Basilica di San Petronio? Per avere una risposta é sufficiente recarsi in via dell’Archiginnasio per vedere che, vicino all’abside della chiesa, c’è una finestra troncata a metà.
Tra le stanze storiche all’interno dell’Archiginnasio troviamo il “teatro anatomico”, una sala dedicata allo studio dell’anatomia. Al piano superiore, invece, sono collocate le antiche sale studio dei Legisti e degli Artisti, a simboleggiare la maggiore importanza del diritto sulle altre discipline. Qui si trova anche il più ampio complesso araldico murale al mondo, composto attualmente da circa 6000 stemmi studenteschi e iscrizioni in onore dei professori.
L’edificio cessò la sua funzione universitaria nel 1803 e a partire dal 1838 è sede della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, la più grande dell’Emilia-Romagna. La Biblioteca, aperta al pubblico solamente nel 1801, occupa quasi tutto il Palazzo e raccoglie molte librerie appartenenti a corporazioni religiose soppresse. Nel 1802 divenne biblioteca municipale; i libri, gli opuscoli ed i manoscritti sono collocati per ordine nelle sale, nelle quali sono esposti anche oggetti d’arte come acquerelli, busti, statue, progetti di costruzioni. Ancora oggi il Palazzo conserva i più importanti testi delle discipline storiche, filosofiche, politiche, letterarie, artistiche, biografiche e una sezione dedicata solo alla cultura bolognese.
Un’ altra piccola curiosità sull’ Archiginnasio è che vi fu ambientata una delle celebri avventure del detective Martin Mystère (“Oltre le mura”), scritte dal famoso fumettista Alfredo Castelli.